Omaha Beach
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I preparativi per lo sbarco
E' nel 1943, alla Conferenza di Quebec, che è stata presa la decisione di tentare, nella primavere del 1944, sul continente europeo, una grande operazione di sbarco battezzata Overlord. Contrariamente a quanto il comando tedesco si aspettava, gli Alleati decidono di effettuare la loro operazione, non sulle coste del nord della Francia, vicine alla Gran Bretagna, ma sul litorale della baia della Senna. Sbarcando sulle coste della Bassa Normandia, meno fortificate di quelle del Pas de Calais, gli Alleati avevano il vantaggio della sorpresa. In mancanza di un grande porto nelle vicinanze, per scaricare il materiale pesante, si era prevista l'installazione di due porti artificiali, uno di fronte a Arromanches, all'estremità ovest del settore britannico e l'altro di fronte a Omaha Beach, nel settore americano. Per disorganizzare la difesa dell'avversario, l'aviazione e la marina alleata erano incaricate, prima dell'intervento a terra delle prime truppe, di procedere al bombardamento massiccio delle costruzioni del Vallo Atlantico. Al momento dell'attacco, dei veicoli blindati speciali (carri anfibi, carri bulldozer, carri sminatori, carri lanciafiamme) dovevano sostenere gli assalitori. |
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Il giorno dello sbarco
L'operazione di sbarco iniziava nella notte tra il 5 e il 6 giugno con lo sganciamento di tre divisioni aviotrasportate ai due lati del fronte. La missione dei paracadutisti era d'impadronirsi di alcuni punti chiave (batterie d'artiglieria di Merville, ponte sul canale di Caen, Sainte-Mère-Eglise, Carentan, strade, chiuse...). Poco dopo, alcune centinaia di Rangers riuscivano a catturare la posizione fortificata della Pointe du Hoc, grazie ad un assalto particolarmente audace. Nello stesso momento, entro le 6h30 e le 7h30, sbarcavano via mare, sulle cinque spiagge previste (Utah, Omaha, Gold, Juno, Sword), 135.000 uomini e 20.000 veicoli. Anche se gli obiettivi fissati per la sera del Giorno G non erano stati raggiunti (Caen, Bayeux, Isigny, Carentan), nell'insieme, l'operazione era un successo. Ad eccezione di Omaha Beach (Colleville, Saint Laurent, Vierville) dove la testa di ponte rimaneva ben fragile, nonostante il coraggio degli Americani, le perdite erano superiori alle previsioni. Ora si dovevano raggiungere le 5 spiagge d'assalto e far fronte al contrattacco tedesco. |
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La ristampa della carta Michelin originale del 1944, con segnati tutti gli spostamenti e i luoghi della Battaglia di Normandia
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La battaglia di Normandia: giugno-agosto 1944
Dopo aver collegato le 5 spiagge e costituito una solida base di partenza su 80 km. di lunghezza, lungo la Manica, gli alleati passavano alla realizzazione del loro piano. Mentre i Britannici facevano pressione in direzione di Caen ed attiravano le divisioni blindate tedesche verso la capitale basso-normanna, gli Americani si lanciavano da Utah verso Barneville al fine di isolare la penisola del Cotentin. A seguito dell'occupazione del grande porto continentale di Cherbourg (fine giugno), tentavano di penetrare le linee di difesa tedesche verso il sud, mentre i Britannici, all'altra estremità del fronte, cercavano di liberare Caen. La seconda quindicina del mese di luglio doveva portare tre buone notizie: la liberazione di Caen, la presa di Saint-Lo e l'inizio dello sfondamento verso sud in direzione di Mortain - Avranches. Dopo aver invano cercato di isolare una parte dell'armata di Patton (contrattacco di Mortain), i tedeschi, la cui resistenza si indeboliva, intraprendevano un movimento di ritiro in direzione della Senna. In una grande manovra a tenaglia Britannici, Canadesi e Polacchi al nord e Americani e Francesi di Leclerc (venendo da Alencon) a sud, catturavano nella stretta Falaise-Chambois ("Corridoio della morte" a Montormel), una parte delle due armate tedesche. La Battaglia di Normandia terminava il 21 agosto 1944 a Tournai-Sur-Dives. Gli Alleati ottenevano la loro prima vittoria sul continente e tre giorni dopo traversavano la Senna ed entravano in Parigi |
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I percorsi dell'itinerario storico della Battaglia di Normandia
Vero e proprio museo a cielo aperto, la Zona Storica della Battaglia di Normandia raggruppa nei tre dipartimenti del Calvados, della Manche e dell'Orne l'insieme dei siti, musei e luoghi di memoria relativi al D-Day (giorno dello sbarco) e all'offensiva che seguì. Contrassegnati dalla dicitura "Normandie Terre - Liberté", otto percorsi cronologici consentono di scoprire luoghi carichi di storia e di comprendere lo svolgimento di questa gigantesca battaglia dalla quale dipese l'esito della Seconda Guerra Mondiale. |
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1 - Overlord - L'assalto 2 - D-Day - Lo scontro 3 - Obiettivo - Un porto 4 - L'attacco 5 - Cobra - Lo sfondamento 6 - Il contrattacco 7 - L'accerchiamento 8 - L'epilogo |
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