Sant'Ambrogio - patrono di Milano

L'enigmatica scacchiera
Fondata nel 386, la basilica è l’edificio sacro più rilevante della Milano medievale. Al piano superiore su una facciata delimitata da due archi, vi è incastonata una scacchiera di sette caselle per sette, posta in diagonale. Sotto di essa compare una triplice sottolineatura. Qual è il suo significato? E’ solo un adornamento, oppure tale disegno nasconde un qualche significato simbolico esoterico a noi sconosciuto? Sta di fatto che la scacchiera ricalca la pianta radiocentrica della città che ha per centro il Duomo circondato da tre evidenti anelli di vie principali, traccia delle grandi cerchie di mura che un tempo delimitavano la città. Cosa voleva comunicarci il costruttore? Quale messaggio nasconde la scacchiera di Sant’Ambrogio? 
"La predilezione di Ambrogio per questa basilica che lui stesso fece costruire presso l'area cimiteriale cristiana dove desiderò essere sepolto è ampiamente intuibile da un passo della lettera che indirizzò alla sorella Marcellina dove afferma che era sua abitudine recarsi quotidianamente al cimitero dei martiri passando accanto al Palazzo Imperiale. Il cimitero si trovava fuori le mura della città, vicino all'attuale via san Vittore. Nei primi secoli questo cimitero era di uso pagano, ma dal IV secolo, dopo l'editto di Costantino , la situazione mutò e fu possibile anche ai cristiani seppellire i loro morti con riti pubblici. Era un luogo frequentato abitualmente tanto che ben presto si arricchì di edicole e di piccoli edifici. Ambrogio aveva fatto seppellire nel 378 il fratello Satiro. Questo edificio un secolo dopo sarà abbellito con mosaici così splendidi e ammirevoli da venir chiamato San Vittore in Ciel d'Oro (più tardi sarà incorporato nella basilica, dedicata a tutti i martiri)." [Sofia M.]

La colonna del diavolo
Su una colonna romana eretta nella piazza della Basilica di Sant'Ambrogio è possibile notare due fori circolari. Essi emanano perennemente un forte odore di zolfo. Secondo la leggenda, in tempi antichi, la piazza fu luogo di scontro tra Sant’Ambrogio e il demonio. Il santo scagliò il diavolo sulla colonna e questi vi rimase incastrato con le corna, producendo così tali fori. Solo a fatica riuscì a svincolarsi ed a fuggire via. Secondo la tradizione, infilando le dita nei fori si attira la fortuna e si scaccia il malocchio, ma accostandovi l’orecchio è anche possibile sentire rumori provenienti direttamente dall’inferno.

La colonna del serpente
Su un’altra colonna all’interno della chiesa, possiamo notare il serpente di bronzo, il quale, si dice, risale addirittura all’epoca di Mosè. Lo portò qui, dall’Oriente, l’arcivescovo Arnolfo al tempo di Ottone III, intorno all’anno mille. Le donne attribuiscono alla statua virtù miracolose contro alcuni mali. Da allora il serpente divenne il simbolo della città e cominciò ad apparire sui suoi stendardi.