Storia
La città di Lucca fu costruita in epoca imprecisata al confine tra le terre liguri e quelle etrusche e precisamente su un pezzo di terra strappato all'allora fiume Auser, successivamente ribattezzato Serchio.
Le particolarità di quelle terre palustri sono alla base delle caratteristiche ambientali della zona, spesso soggette ad alluvioni, e del suo stesso nome, Luk, che significa in celto-ligure: "luogo di paludi".
L'opera di bonifica fu iniziata in epoca alto medievale e con la deviazione del fiume Auser verso il mare la città migliorò notevolmente.
Da testi storici si apprende che nel 180 a.C. Lucca diviene una colonia latina anche se la sua influenza e la sua notorietà è di gran lunga minore rispetto a quella delle vicine Pisa e Luni.
Lucca subisce poi l'invasione dai Goti, dei Bizantini e dei Longobardi che nel 570 d.C penetrano nella città e convertono i lucchesi al Cristianesimo.
In quel periodo rifiorisce la città di Lucca sotto tutti i suoi aspetti; religiosi, economici e politici e questo grazie anche alla famosa via Francigena-Romea che collega Lucca alle altre città europee ed italiane, permettendone così l'espansione a livello commerciale e culturale.
Nel IX secolo viene conquistata dai Franchi e nasce il Marchesato di Toscana.
E' in questo periodo che nei lucchesi inizia a maturare il desiderio di indipendenza; sorgono i primi screzi con Pisa e nascono le prime strutture di autogoverno.
Nel 1314 Lucca cade sotto il dominio del Signore di Pisa Uguccione della Faggiola e successivamente viene liberata da Castruccio Castracani della famiglia degli Antelminelli, che diventò, a seguito delle sue conquiste, duca di Lucca, Pisa, Pistoia, Luni e Volterra.
Lucca stabilì poi un'alleanza con Carlo V e nello stesso anno subì la congiura dei Poggi e la rivolta degli straccioni (1531-1532) e visse un periodo di crisi religiosa.
Nel 1628 nasce il "Libro d'oro", una raccolta dei nomi più illustri delle famiglie nobili tra cui venivano scelti i governanti ma, con la conquista da parte dei francesi nel 1799, la repubblica crollò.
Per volere di Napoleone la città divenne principato di Elisa Bonaparte e di Felice Baciocchi.
Crollato l'Impero Napoleonico, la città venne affidata alla duchessa Maria Luisa di Borbone e poi al figlio Carlo Ludovico che nel 1847 passò la città in mano al granducato di Toscana.
Nel 1860 si unisce al Regno d’Italia.
Cittadini Lucchesi famosi furono Luigi Boccherini, compositore del XVIII secolo, il compositore Alfredo Catalani (1854-1893) e il Maestro Giacomo Puccini (1858-1924).
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