Certosa
Pavia |
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Storia La costruzione della Certosa di Pavia fu voluta da Gian Galeazzo Visconti, che inaugurò i lavori il 27 agosto 1396, ponendo la prima pietra del cantiere. La navata fu progettata in stile gotico e la sua costruzione fu completata solo nel 1465. Tuttavia nel frattempo l'influenza del primo Rinascimento era divenuta importante in Italia e il resto della chiesa, con le sue gallerie ad archi e i pennacoli (inclusa la piccola cupola), e i chiostri furono riprogettati da Guiniforte Solari, che guidò i lavori tra il 1453 e il 1481, con dettagli in terracotta di rara bellezza e ricchezza. In seguito Giovanni Antonio Amadeo fu capo dei lavori, tra il 1481 e il 1499. Il 3 Maggio 1497 la Chiesa venne consacrata. La parte inferiore della facciata fu completata nel 1507. I monaci certosini, ai quali il monastero era stato lasciato dal fondatore, erano legati ad una clausula che prevedeva che utilizzassero una parte di loro proventi per continuare la costruzione del monastero. Anche quando la costruzione si sarebbe potuta definire completa, i monaci continuarono a elargire grandi somme di denaro per decorazioni aggiuntive: perciò la Certosa di Pavia contiene opere d'arte risalenti ad almeno tre secoli (XVI, XVII, XVIII secolo). I monaci certosini furono espulsi nel 1782 dall'imperatore Giuseppe II. Il monastero passò quindi nel 1784 ai monaci cistercensi e nel 1789 ai monaci carmelitani. Nel 1810 venne infine chiuso. Nel 1843 i monaci certosini rientrarono nel monastero. Il monastero fu dichiarato dal 1866 monumento nazionale e sequestrato dallo stato, insieme agli altri beni ecclesiastici per risanare il deficit pubblico. Fino al 1880 alcuni monaci certosini continuarono ad abitare il monastero. I monaci che abitano oggi nel monastero sono cistercensi. La Chiesa Il Chiostro |
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