Il 28 giugno 1914 lo studente serbo Gavrilo Princip uccide a Sarajevo l'arciduca ereditario d'Austria, Francesco Ferdinando e la moglie Sophia. L'attentatore viene subito arrestato, dopo aver a stento evitato il linciaggio. "Ho esitato un attimo solo quando vidi la duchessa seduta vicino all'arciduca - dichiara senza un'ombra di pentimento - io non avrei voluto ucciderla" (Il Secolo). La notizia fa in poche ore il giro del mondo. "Niente mi sarà risparmiato su questa terra" mormora l'imperatore Francesco Giuseppe alla notizia dell'ennesimo lutto che ha sconvolto la sua famiglia (L'Excelsior). "Poche sventure hanno avuto, nei riguardi della politica europea, tante conseguenze quante potrà averne la scomparsa di Francesco Ferdinando che pareva riassumere in se stesso ormai il futuro politico dell'Austria", scrive profeticamente La Gazzetta del Popolo e il Corriere della Sera ricorda che "quanto più crebbe in Francesco Ferdinando l'influenza nella politica dell'Austria, tanto più frequenti divennero le ragioni di dissidio tra l'Italia e la monarchia alleata".
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