CORPO DI GUARDIA
Qui avevano alloggio gli uomini di guardia del forte. In caso di attacco nemico, i militari di guardia, con il volantino ancora presente, potevano far scorrere il ponte levatoio aprendo il fossato all'entrata del forte. Eventuali assalitori che fossero riusciti a sfondare il portone d'ingresso, una volta nel fossato potevano essere neutralizzati a fucilate o lasciando scivolare delle bombe a mano nelle "caditoie" (feritoie fatte apposta per consentire la caduta delle granate nel fossato).
CUCINA
Il forte non aveva un locale mensa, i soldati ricevevano il rancio sulla porta della cucina e mangiavano nella gavetta; le scorte di viveri e acqua dovevano bastare per resistere ad almeno un mese di assedio nemico, in completo isolamento senza rifornimenti dall'esterno.
LATRINE UFFICIALI
Nei ranghi militari vigeva una netta separazione fra la truppa e gli ufficiali, lo si riscontra ancora oggi nella struttura dei bagni: mentre le latrine per la truppa hanno una larghezza di circa 80 cm, quelle per gli ufficiali sono larghe 120 cm, il 50% in più.
MAGAZZINO DEI PROIETTI
Locale destinato alla conservazione dei proietti, che erano di vari tipi: gli Shrapnel erano granate a frammentazione contenenti un elevatissimo numero di sferette metalliche che allo scoppio della granata, al di sopra delle truppe nemiche, venivano lanciate in ogni direzione con effetti devastanti sulle colonne, concentramenti di soldati all'aperto o in trincee prive di ripari verticali; le granate perforanti servivano invece a colpire e distruggere strutture murarie o fortificate. Nei forti di sbarramento, su indicazione del Consiglio Superiore d'Artiglieria, il munizionamento doveva essere costituito per i 2/3 circa di shrapnel e 1/3 di granate; vi erano inoltre proietti traccianti impiegati nei primi colpi per verificare l'esattezza dei tiri e consentire i relativi aggiustamenti nel puntamento dei cannoni.
MONTACARICHI
I proietti (bombe per i cannoni) confezionati nei locali di carica venivano trasportati attraverso il cortile esterno trainati su binari a scartamento ridotto, quindi trasportati al piano superiore attraverso il montacarichi manuale.
Negli studi del Generale Rocchi il costo di un elevatore per munizioni è stimato in ben 1000 lire.
MITRAGLIATRICE GARDNER
Brevettata dal capitano americano William Gardner nel 1874. In dotazione al regio esercito italiano dal 1886 con la curiosa denominazione di "Mitragliera Carabina". Veniva azionata manualmente girando la manovella e sparava le cartucce del fucile calibro 10.4 mm con una cadenza di tiro dipendente dalla forza muscolare e dall'abilità dell'operatore. Le due canne sparano alternativamente: si hanno così due colpi ogni giro di manovella.