Consigli tecnici:
Prima di intraprendere un'escursione è consigliabile leggerne attentamente la descrizione, valutarne la difficoltà e compararla con il nostro grado di allenamento. Diverse sono le scale di valutazione, a seconda della guida utilizzata, in questo caso è stata adottata la scala di valutazione delle difficoltà escursionistiche dell'UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche):
T = Turistico
Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi piuttosto brevi, ben evidenziati e che non pongono incertezze o problemi d'orientamento. Richiedono una certa conoscenza dell'ambiente montano e preparazione fisica.
E = Escursionistico
Itinerari che si svolgono su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie) di solito con segnalazioni, o a volte su terreni aperti, senza sentieri, sempre con segnalazioni. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi nè impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l'uso di equipaggiamento specifico. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure un'esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
EE = Escursionisti Esperti
Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all'apparenza senza crepacci. Necessitano di esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell'ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate.
EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura
Richiedono l'uso dei dispositivi di auto assicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini, casco). Si tratta delle vie attrezzate (attenzione alla caduta sassi).
E' importante studiare il percorso prescelto sulla carta topografica e portarla con sè nello zaino insieme ad un equipaggiamento che deve almeno comprendere: berretto di lana, occhiali proterrivi, giacca a vento, maglione, camicia, ricambi, guanti, viveri e bevande. Consigliabili anche pantaloni robusti e caldi, calzerotti di lana, ghette, un'altimetro e una bussola. Evitare calzature a suola liscia: solo gli scarponi a suola scolpita impediscono di scivolare. Una farmacia portatile e la crema solare sono consigliabili. Attenzione ai pericoli. La nebbia può portare fuori rotta anche un esperto, freddo e vento non vanno sottovalutati, pioggia e grandine rendono il terreno scivoloso. La caduta di sassi va temuta sulle vie attrezzate (specie se affollate) e sui sentieri sotto le pareti. Per le vie attrezzate sono necessari un'imbragatura (sia pettorale che bassa), un casco, 4-5 metri di cordino da 11 mm. da combinare con il dissipatore, almeno due moschettoni con blocco automatico. Tutto questo materiale deve essere omologato UIAA. Consigliabili anche dei guanti in pelle e lampada tascabile. Una via ferrata può diventare particolarmente pericolosa in caso di temporali improvvisi: in tal caso allontanarsi dagli infissi metallici e da creste, cime, crinali, fessure verticali e strapiombi.
Partire presto per tornare presto è una precauzione valida per ogni escursione.
SOCCORSO ALPINO (per la Val di Sole e Trentino)
In caso di guai si può richiedere l'intervento del soccorso alpino chiamare il numero 118.
Chi possiede un apparecchio ricetrasmittente può invocare aiuto con il segnale internazionale di soccorso alpino sintonizzandosi sulla frequenza SAT mhz 160,462.5. Per la richiesta di aiuto sei segnali ogni minuto a intervalli di dieci secondi, un minuto di pausa, poi di nuovo sei segnali in un minuto e via di seguito. Per la risposta tre segnali in un minuto a intervalli di venti secondi, un minuto di pausa, poi di nuovo tre segnali e così via. La chiamata, se ascoltata, attiverà la stazione di soccorso più vicina. La direzione del Corpo Soccorso Alpino SAT è a Trento (0461-233166).
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