Duomo
A poca distanza dal Battistero possiamo ammirare la splendida Cattedrale, la cui costruzione iniziò nel 1063, come attesta una lapide posta sulla facciata. Il Duomo evidenzia il genio e l'opera del suo primo costruttore Buscheto. Egli seppe ideare un grandioso impianto a cinque navate nella parte longitudinale intersecato dal transetto a tre navate. Il prolungamento del presbiterio coronato dall'abside servì per determinare lo schema a croce latina della chiesa. La cupola a pianta ellittica riecheggia esempi arabo-bizantini, realizzando una innovazione nel panorama europeo.
L'opera del Buscheto fu proseguita dall'architetto Rainaldo a cui si devono l'inizio della parte inferiore della facciata ed il prolungamento della chiesa per tre campate. La facciata si presenta spartita su cinque ordini, il più basso dei quali segnato da sette arcature cieche che poggiano su colonne e presentano all'interno degli archi preziosi rosoni.
La parte superiore della facciata è divisa in quattro ordini di loggiati poggiati su colonne, nei quali si aprono splendide monofore, bifore e trifore. Nonostante il lungo corso dei lavori, la cattedrale è opera di mirabile unità stilistica. Netto risalto hanno le masse del corpo centrale e del transetto, unite dall'omogenea decorazione a fasce bianche e nere e dalla partitura decorativa, ad arcate e lesene di ispirazione classica. Uguale armonia di proporzioni e omogeneità di modulazioni, si ritrova all'esterno dell'abside principale (probabilmente del XII secolo).

L'interno vasto e luminoso presenta una decorazione a bande bianche e nere tipiche dell'architettura araba. Lo schema è quello di tre chiese a impianto basilicale che vanno a convergere dando origine ad una pianta a croce latina, in cui le due basiliche minori formano il transetto, a tre navate, e la maggiore determina il corpo longitudinale della chiesa, a cinque navate.
Esse vengono ad intersecarsi sotto la grande cupola a forma ellittica che è sorretta da altissimi archi acuti di derivazione mussulmana. All'interno di essa l'affresco rappresentante l'Assunta, del 1631, dei fratelli Orazio e Girolamo Riminaldi. Sull'arco trionfale invece un grande affresco, Madonna col bambino, di uno dei maggiori seguaci di Giotto, il Maestro di S. Torpè, venuto alla luce di recente.
Dopo quattro anni dal disastroso incendio del 1595 iniziò una grande opera di restauro della chiesa; ne è un chiaro esempio il soffitto a cassettoni in legno dorato e intagliato, in stile Barocco, in netto contrasto con il resto della chiesa.

Il pulpito della Cattedrale rappresenta una delle ultime opere di Giovanni Pisano, a cui lavorò tra il 1301 e il 1311. A pianta ottagonale, ha una base centrale sulla quale poggiano undici sostegni (S. Michele, l'Ercole, il Cristo su un gruppo di Evangelisti, le quattro virtù cardinali su cui poggia la chiesa simboleggiata da una donna che allatta due bambini e le tre virtù teologali). La parte superiore infine rappresenta le scene della vita di Cristo.