Bard
Aosta |
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L'originario castello di Bard (XI sec.) venne trasformato, nel corso dei secoli, in una poderosa fortezza militare. Nel maggio del 1800 fu assediato e poi distrutto dall'esercito napoleonico, proveniente dal G. S. Bernardo e diretto a Marengo. Fu ricostruito nel 1838.
L'importanza della rocca di Bard è testimoniata dalla sua presenza costante nel corso dei secoli. Infatti già con Teodorico, agli inizi del VI sec. D.C., esisteva una guarnigione composta da sessanta armati e a Bard erano poste le cosiddette "Clausuræ Augustanæ", sistema difensivo costituito per proteggere i confini dell'Impero. Nel 1034 viene definito "inespugnabile oppidum", ed è questo uno dei più antichi riferimenti ad un castello in Valle d'Aosta. Nel 1242 i Savoia , con Amedeo IV, entrano in possesso della signoria di Bard, spinti dalle insistenze degli abitanti della zona, stanchi dei soprusi di Ugo di Bard. Il castello infatti assicurava a chi lo possedeva il controllo della strada verso il Canavese e consentiva di imporre pesanti balzelli ai viaggiatori ed ai mercanti. Da quel momento il castello dipende sempre dai Savoia che vi tengono una guarnigione. Nel 1661 addirittura vengono concentrate a Bard le armi provenienti dalle altre fortificazioni valdostane, e tra queste Verrès e Montjovet.Il castello diventa protagonista poi in occasione del passaggio dell'esercito francese nel 1704 e soprattutto del arrivo di Napoleone Buonaparte che, nel maggio del 1800, trova asserragliata nel forte una guarnigione formata da 400 austriaci. Le strutture difensive del forte erano talmente efficaci che l'armata napoleonica impiegò circa due settimane per superarle. Non riuscendo ad espugnarlo solo con l'uso delle armi, l'armata del Primo Console dovette ricorrere all'astuzia. Il forte viene poi fatto smantellare da Napoleone, per evitare, in futuro, ulteriori problemi. Quello che vediamo oggi è il rifacimento voluto da Carlo Felice, in piena Restaurazione, che, a partire dal 1830, ne fece una delle strutture militari più massicce in Valle d'Aosta. Annesso al patrimonio regionale nel 1990, il Forte è stato oggetto di un grande progetto di restauro volto a riutilizzarlo per lo svolgimento di attività culturali ed informative. Ospiterà, inoltre, un punto di informazione dotato delle più moderne tecnologie multimediali per presentare la realtà ambientale, turistica, artistica e produttiva dell’intera Valle d’Aosta, iniziativa che riporterà al Forte il suo antico ruolo di “porta” della Valle d’Aosta. |
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