Saludecio
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Storia
Varie sono le tradizioni sull'origine del nome del paese. Qualcuno lo fa derivare da salus o saltus Decii con riferimento all'imperatore romano Traiano Decio che trovò rifugio su queste colline e successivamente vi costruì un palazzo. Più attendibile e certo è invece il legame con San Laodicio, martire cristiano, a cui era dedicata l' antica pieve. Incerta è anche l'origine dell'abitato. Si è supposta l'esistenza di un fundus ma, il primo documento data del più tardo anno 1040 quando la pieve di Sancti Lauditii è detta essere soggetta alla chiesa Riminese.
Dal passato del borgo emergono figure di primo piano, come il Beato Amato Ronconi, francescano del terzo ordine, che fondò nel XIII sec. l'Ospedale di Santa Maria di Monte Orciale, ricovero per pellegrini che, in quella lontana epoca, si portavano per devozione a Roma sfidando pericoli continui e l'ignoto. II XIII, XIV e XV furono secoli di lotte e conflitti per il dominio del colle laudeciano. Malatesta e Montefeltro si alternarono bruscamente al potere prima di cedere ai nuovi venuti Cesare Borgia, i Della Rovere (eredi legittimi dei Montefeltro) e, per un breve periodo, i Veneziani. Nel 1524 lo Stato della Chiesa estese definitivamente il suo controllo anche su Saludecio, controllo che rimase saldo fino al 1859 (con una breve interruzione nel 1797 quando il centro entrò a far parte della Repubblica Cisalpina).
L'intensa produzione letteraria e politica di Saludecio ha lasciato un segno incisivo sul panorama culturale della Valconca. Per lungo tempo il borgo poté considerarsi la Capitale della Val Conca. Umanisti come Publio Francesco Modesti e Sebastiano Serico, figurano tra i principali esponenti dell'intelligentia locale. L' 800 fu secolo di grande sviluppo urbano. L'antico cuore medioevale fu sapientemente restaurato e la cittadina fu dotata di una serie di edifici e servizi pubblici come la Pretura, le Poste, le Carceri, il Palazzo Municipale e il Teatro Condomini. La Saludecio di oggi è uno dei principali centri agricoli dell'area riminese. Ben sviluppati sono anche l'artigianato (ceramica artistica, lavorazione del pannolenci, ferro battuto), la piccola industria manifatturiera (calzature, legno, metalmeccanica) ed il turismo.