I Catari
Una religione senza chiesa né croce
I preti Catari non erano numerosi, ma molto attivi. Durante l'età dell'oro del Catarismo in Linguadoca, ai credenti era permesso diventare "buoni Cristiani" dopo un lungo percorso religioso, a seguito del quale potevano predicare e celebrare il Battesimo cataro. La loro missione era l'evangelizzazione della popolazione. Furono meglio conosciuti con il nome di "Perfetti". Vivevano tra la gente dei villaggi. Il Catarismo ignorava i luoghi della memoria, chiese o cappelle, rifiutava le decorazioni, le sculture, ma aprivano delle "Case", che erano allo stesso tempo orfanotrofi e scuole.

La povertà come modo di vivere
I "Buoni Cristiani" organizzavano le proprie vite rifacendosi ai principi della Chiesa originaria. Rifiutavano il potere materiale, lavoravano tutti, anche la gente appartenente alla nobiltà; osservavano le "regole della verità" e la castità; non bestemmiavano, non osservavano i sacramenti (o non giuravano?), non uccidevano uomini o animali, non mangiavano la carne. Inoltre, l'assenza di una forte gerarchia sociale e il ruolo importante garantito alle donne che beneficiavano di uno status pari a quello degli uomini, distinguevano i Catari dagli altri Cristiani.

Il Catarismo nell'Europa Occidentale
Nel XII secolo la chiesa Cattolica Romana dominava l'Europa Occidentale senza condividere con alcuno il proprio potere. Il Papa era allo stesso tempo capo spirituale e temporale ; il potere dei re era dichiarato e garantito dagli stessi Papi in Francia, in Inghilterra, in Spagna ove i Mori erano confinati nelle terre meridionali. Questa società era rigidamente organizzata in tre ordini, che avevano ognuno un ruolo definito : il clero pregava e stimolava la vita religiosa ; i nobili andavano alla guerra (facevano la guerra, detenevano il potere militare), avevano la responsabilità di amministrare la giustizia e dominavano il potere economico e quello politico, inoltre era loro proibito lavorare con le proprie mani, gli uomini comuni avevano invece la responsabilità del lavoro, in primo luogo si occupavano dell'agricoltura.

Un importante sistema di tassazione permetteva ai nobili e al clero di raccogliere la ricchezza risultante dall'imposizione sui loro vasti domini. Nell'Europa medievale che si stava organizzando e stava arricchendosi, la dottrina dei Catari che predicavano la povertà, il lavoro di tutti, l'assenza dei sacramenti (e dei giuramenti ad essi connessi), rappresentava un pericolo reale per l'ordine stabilito. Il Catarismo sedusse credenti di tutta Europa, e particolarmente in Occitania (sud-ovest della Francia), ove comunità locali di Catari si svilupparono spesso godendo l'amicizia di nobili locali.

La crociata contro il catarismo

"Francesi e uomini del clero furono lodati del male che fecero, perché prosperarono in esso…"
Peire Cardenal, 1180 - 1278

Di fronte all'espansione del Catarismo, il papismo presto ne comprese il pericolo.
Lo sviluppo di questa "eresia" significò che nuovi principi, opposti a quelli della società feudale medievale avrebbe messo in pratica. Nel 1206 Domenico di Guzman cercò di predicare contro i Catari, ma non ebbe successo. Nel 1208, prendendo come pretesto l'assassinio del suo legato Pierre de Castelnau, papa Innocenzo III proclamò la crociata contro gli "eretici".

I nobili della Francia settentrionale guidati da Arnaud Amaury, abate di Citeaux, presero le armi. Re Filippo Augusto rimaneva cautamente a Parigi. Nel luglio del 1209, Béziers fu presa, la città intera fu distrutta, l'intera popolazione uccisa. Molti cittadini furono bruciati nella chiesa della Madeleine. Ai soldati che gli chiedevano come cogliere la differenza tra i Catari e i buoni cattolici, Arnaud Amaury pronunciò queste famose parole: "Uccideteli tutti, Dio li riconoscerà".

Carcassonne fu conquistata due settimane più tardi, nel mese di agosto del 1209. I territori dei nobili che avevano appoggiato il catarismo furono attribuiti a Simon de Montfort (Simone di Monforte), il capo dei crociati.

Monfort continuò a combattere e prese Minerve nel mese di luglio del 1210, ove fece bruciare 140 Catari che rifiutarono di ripudiare la propria fede. Caddero tutte le fortezze della regione dove gli atterriti Catari avevano cercato rifugio : Termes, Puivert, Lastours,… Il popolo chiama questo episodio della crociata "guerra dei castelli", che in realtà fu una vera guerra di conquista territoriale.

Nel mese di luglio del 1213, Simon de Montfort vinse presso Muret (suburbio a sud di Tolosa) le fortissime armate alleate di Pietro II di Aragona e di Raimondo VI Conte di Tolosa. Re Pietro fu ucciso durante la battaglia.

Nel 1215 Tolosa fu invasa dai Francese, ma il Conte presto riconquistò la sua capitale. Durante un secondo attacco nel giugno del 1218 Simon de Montfort perì, ucciso da una grande pietra gettatagli addosso dalle donne di Tolosa che difendevano le mura della città.

Dopo la sua morte i crociati si disorganizzarono del tutto e furono cacciati da Carcassonne nel 1224. Il re francese Luigi VIII dovette egli stesso incoraggiare i crociati e promosse una nuova offensiva !Ottenne buoni risultati, a tal punto che Raimondo VII, nuovo Conte di Tolosa, fu costretto a sottoscrivere il Trattato di Meaux (1229): in sostanza capitolò !

Nel 1233 papa Gregorio IX creò l'Inquisizione, la cui missione era cacciare e giudicare gli eretici.

La conquista territoriale era compiuta, ma il primo obiettivo della crociata, combattere il catarismo, fu una completa sconfitta.

I domenicani avevano la responsabilità dell'Inquisizione. Nel 1242 i due Grandi Inquisitori furono uccisi con la loro scorta in Avignonet - Lauragais (un villaggio situato tra Tolosa e Carcassonne) da un gruppo di cavalieri provenienti da Montségur.

A Montségur viveva una comunità catara molto importante, chevi si era stabilita dopo essere stata cacciata da ogni altro luogo. Questo villaggio collocato su un'altura e fortificato, simbolizzando il Catarismo, fu sconfitto dopo un lungo attacco (nove mesi), il 2 di marzo del 1244.

Il 16 di marzo più di 200 "eretici" furono bruciati al palo di fronte alla cittadella. Il luogo è ancor oggi chiamato "Camp dels Cremats" (Campo dei Cremati) in lingua occitana. Quei pali divennero il simbolo del loro martirio.

Il castello di Quéribus, situato nella regione del Corbières, fu l'ultimo bastione, l'ultima difesa del Catarismo, e fu sconfitto e occupato solo nel 1255.

Il re di Francia San Luigi immediatamente occupò la regione. La cittadella di Carcassonne fu considerevolmente fortificata.

La Contea di Tolosa fu annessa al Regno Francese nel 1271, quando Giovanna, l'ultima figlia dell'ultimo Conte e suo marito Alfonso, frato di Re San Luigi morirono senza figli. Una storia complicata, non credete?

L'ultimo Cataro, Guilhèm Belibaste, fu bruciato al palo nel 1321 a Villerouge Termenès nel Corbières. Con la sua morte il Catarismo si dissolse.