Strasburgo

Francia - Alsazia

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Cartografia
La cattedrale
L’intera Alsazia, al pari della confinante Lorena, durante il suo lungo percorso storico, è vissuta in equilibrio tra due realtà spesso in lotta tra loro: il mondo franco e quello germanico. Strasburgo è stata quindi “sballottata” in un tourbillon di poteri politici, lotte religiose e contrastanti modi di vivere.
Le prime notizie sulla città ci giungono da un castrum romano, di circa un decennio antecedente la nascita di Cristo. La latina Argentoratum diverrà Strateburgum, città delle strade, circa cinque secoli più tardi, epoca in cui, da una cinquantina d’anni, il borgo gravitava in contesto alemanno (e quindi tedesco), ma che, per opera di Clodoveo, venne ricondotto in ambito franco. Nel 870 ritorna però al Sacro Romano Impero Germanico e tale resta sino ai trattati di Westfalia che, nel 1681, restituiscono la città alla Francia di Luigi XIV.
Due secoli dopo, nel 1870, gli eserciti francesi capitolano davanti alle truppe prussiane e Strasburgo diviene capitale della Provincia Imperiale d’Alsazia e Lorena. La prima guerra mondiale cambia di nuovo le cose e le truppe del generale francese Gouraud entrano in città il 22 novembre 1918.
Le pavide democrazie europee sottovalutano però l’ambiziosa pazzia che sta dilagando in Germania e, ancora una volta, e siamo nel 1940, le truppe tedesche entrano in città annettendo Strasburgo al Reich. Un’occupazione che dura solo quattro anni: nel novembre del 1944 Leclerc riporta Strasburgo in ambito Francese.
La storia successiva, fortunatamente, è assai meno cruenta e racconta del Consiglio d’Europa (1949) del Parlamento europeo (1979) e della costruzione di un nuovo edificio, ultimata nel 1999, sede del parlamento di questa vecchia Europa che, almeno per quanto concerne i dissidi che nascono nel proprio continente, pare aver deciso che è molto più saggio discuterne in un moderno e funzionale emiciclo, piuttosto che a cannonate su anonimi campi incolti.