Forte Verena
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Si trova appiattato sulla sommità rocciosa dell'omonimo monte a quota 2015 m. e si affaccia sulla sottostante Val d'Assa con pareti a picco. Nel territorio comunale di Roana in località Monte Verena.

Fu costruito tra gli anni 1912 e 1914.

Armamento principale:
Quattro cannoni da 149 A in cupole girevoli corazzate dallo spessore di 180 mm. con un interasse di 10 m.

Armamento secondario:
Due mitragliatrici in postazione blindata.

Cenni storici:
Opera facente parte dello Sbarramento Agno-Assa, III settore - Asiago. Sparò il primo colpo all'alba del 24 maggio 1915 e la sua batteria si accanì contro i forti Verle ( la distanza è di circa 8 km. e i colpi impiegavano esattamente 23" per raggiungere il bersaglio ) e Pizzo di Vezzena. Il giorno 12 giugno, gli austro-ungarici, una volta aggiustato il tiro, colpirono con il mortaio Skoda da 305 di Costa Alta il forte e un granata penetrò all'interno uccidendo il Capitano Umberto Trucchetti e circa 40 artiglieri.

Nei giorni successivi, la guarnigione rimasta fu riorganizzata da un capitano, e per alcuni giorni sfruttarono la non compromessa efficienza dell’artiglieria, nel tentativo di individuare e colpire il mortaio colpevole. Tuttavia si capì che bisognava abbandonare il forte. Il 22 maggio 1916, durante la Strafexpedition, fu poi occupato dagli austro-ungarici e resto nei loro territori fino alla conclusione del conflitto.

Notizie sull'opera:
Era in assoluto l'opera più elevata degli Altopiani e la sua posizione era tale da consentirgli un dominio pressoché totale della testata dell'Assa ed era assai temuto dagli austro-ungarici. Il suo nomignolo era " Dominatore dell’Altopiano ". Il forte aveva dei muri poderosi, ma il materiale usato per costruirli, non era calcestruzzo armato con putrelle di ferro ( tecnica altrimenti usata dagli austro-ungarici per i forti degli altopiani ), ma un conglomerato di cemento di scarsa qualità integrato con pietrame ed altri materiali senza nessuna resistenza meccanica, ma che servirono per fare lo spessore previsto.

Si può quindi affermare che fu costruito in " economia " e non poteva sperare di resistere ai medi e grossi calibri degli austro-ungarici. Nei pressi , a est e ad ovest, erano sistemate in permanenza due batterie di cannoni campali da 75 A.

Era dotato di un osservatorio in cupola corazzata. Gli esperti giudicavano però, che lo spazio vuoto che si stende davanti ai cannoni condiziona troppo i tiri. La guarnigione era ospitata in caserme situate ad una quota inferiore e collegate al forte da una strada carrozzabile.

I colpi erano sensibili al variare del vento e delle correnti facendo assomigliare i tiri del forte al cannoneggiamento di una nave da battaglia in mare aperto. All'inizio del conflitto, vennero piazzate nella zona circostante, ed esattamente alla Spelonca della Neve ( sud ), nel bosco Arzari ( ovest ) e alla Costa del Civello ( sud-sud-ovest ), tre batterie su due pezzi ciascuna di obici da 280 mm. E’ situato ad una distanza di km.5.000 dal forte di Campolongo e di km,8.000 dal forte Verle.

Vie d'accesso all'opera:
Dall'abitato di Roana si prosegue verso Mezzaselva e si prende a destra verso il monte Verena. Si sale fino al bivio dell'ospedale e si resta sulla strada principale fino al Rifugio Verenetta. Da qui si sale tramite la seggiovia, fino alla sommità del monte Verena.

Scheda tratta da: http://www.fortificazioni.net/.