Lasciata la macchina nell'area di parcheggio, l'escursionista si incammina lungo l'ampia forestale che risale alla volta della Val Lago Corvo e alla malga Caldesa Bassa (1830 m). La prima parte dell'itinerario si svolge nell'ombra del bosco di conifere. Il sentiero escursionistico accorcia il tracciato del tratturo (che aggira il fianco della montagna) per affrontare direttamente i pendii sovrastanti. Malgrado alcuni strappi, la traccia non presenta pendenze impegnative e beneficia del fondo morbido del sottobosco che agevola la camminata. Radi prati squarciano il muro di tronchi che impedisce la vista sulle cime sovrastanti e, nel versante opposto, sulle cime di Mezzana (2845 m) e Valletta (2694 m), poste a vedetta del lago Rotondo. Nelle giornate di cielo terso la vista sul vallone di lago Rotondo e sulla val di Saleci invita alla visita di questi angoli alpini (itinerari descritti nella guida Kompass 976). Riguadagnata la forestale, dopo aver costeggiato il corso di un piccolo rio e superata un'area di sosta attrezzata con alcune panchine, l'escursione approda alla malga Caldesa Bassa (1835 m; 1h 20'). L'allungata stalla, affiancata dal riparo dei pastori, indica verso nord la direzione per la val di Corvo. Il tratturo, oltrepassato l'alpeggio, si raccorda con la forestale proveniente dalle malghe Samocleva e Artisé, e sbuca nella piana che chiude in basso l'intaglio della val di Corvo, divisa dal torrente. Lasciata la stradicciola, che conduce alla malga Caldesa Alta (2054 m) e usufruibile nel ritorno, l'itinerario punta decisamente a settentrione (indicazioni) nella val di Corvo seguendo i cavi della teleferica. L'asperità e la pendenza del sentiero in taluni passaggi rendono il fondo accidentato. Una serie di tornantini portano l'escursionista ai piedi del contrafforte roccioso che separa il corso d'acqua con la via d'accesso del rifugio (2425 m), distante ormai pochi minuti (1h 30'). La visita al lago Corvo e ai laghetti circostanti e la sosta al rifugio consente il recupero in parte delle energie spese nella salita. La via del ritorno muove per un breve tratto lungo il sentiero 135 per poi svoltare a destra, verso valle, a beneficio della traccia che percorre la dorsale. La mulattiera degrada dapprima verticalmente lungo il filo della dorsale per compiere in seguito due ampi tornanti. Disceso il dosso, l'itinerario cala ai prati di malga Caldesa Alta (2054 m; 1h), lasciando sulla destra il sentiero di rientro in val Lago Corvo. Raggiunto il ricovero, l'escursione prosegue lungo la strada che dopo alcune svolte gira a ovest e, attraverso il bosco, sbuca nella pianadella Malga Bassa, in prossimità del sentiero di salita al rifugio (30'). Dalla Caldesa Bassa si riprende la forestale e quindi il sentiero (segnavia 108) che riportano al parcheggio di Cavallar (1h).
(Descrizione estratta dalla guida Kompass 976 - "Val di Sole Peio e Rabbi")
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