26 giugno 2006

Uomini e animali!


L'orso "Bruno" è stato ucciso oggi in Germania, da un gruppo di agguerriti cacciatori, perché dichiarato colpevole di essere... orso.
Viveva in Trentino, ospite di un progetto ambizioso di ripopolamento della zona nella quale peraltro già viveva. Era figlio di una coppia di orsi trasferita da regioni vicine, segno tangibile dell'adattamento degli animali e della loro capacità di riproduzione.
Per sua sfortuna si è avventurato oltre confine, fino a giungere in Germania e (come è nella sua natura) cibarsi di alcuni animali (pecore).
Da qui la dichiarazione di colpevolezza e la sentenza di morte.

L'uomo ha ancora una volta vinto contro la natura ostile. L'uomo, questo mirabile esempio di evoluzione della specie, che si eleva al di sopra di tutti gli altri animali ha dimostrato di essere superiore.
Siamo su questo pianeta da pochissimo tempo e siamo riusciti a cambiarne la faccia, estinguendo razze intere di altri animali, creando il deserto dove prima si ergevano folte foreste, costringendo le acque, demolendo montagne, unicamente per proprio uso e consumo.
L'uomo appatiene al regno animale ma a differenza degli altri animali non vive secondo natura:
Uccide per divertimento, non solo per sostentamento.
Uccide i propri simili.
Abbandona i suoi cuccioli... o addirittura peggio.

La natura si muove secondo regole rigide, seguendo un ciclo che tutti i "partecipanti" a questo gioco universale conoscono per istinto... tutti tranne l'uomo. Il salto di "qualità", ciò che ha permesso questo scempio lo dobbiamo all'intelligenza, all'abbandono del nostro istinto primordiale. Questo ci ha permesso di progredire a tal punto che la vita media è salita a livelli inimmaginabili 2000 anni fa, stravolgendo l'equilibrio originario.
Noi razza suprema, noi padroni del mondo, noi giudici del bene e del male.
Noi possiamo decidede che un orso è pericoloso e abbatterlo, noi possiamo uccidere i coccodrilli che mangiano i turisti sul Nilo, loro sono colpevoli.
L'opera dell'uomo sta lentamente, ma inesorabilmente uccidendo questo pianeta, ma la natura stessa prima o poi si prenderà la rivincita e forse